| ciao a tutti Tratto da nostro articolo pubblicato. Premetto che io mi occupo di energie alternative e in particolare di centrali a biomassa. La corsa all'energia nucleare è già cominciata, ma l'Italia ne rimane fuori, anche dalle <<minicentrali>>. "In tutto il mondo si fanno scelte diverse, circa 100 reattori nucleari sono in progetto da qui al 2020. E'la seconda ondata di centrali atomiche, dopo quelle che hanno rivoluzionato il sistema energetico occidentale negli anni Sessanta e che oggi stanno entrando nella fase del declino. "Peccato che l'Italia resterà tagliata fuori, commenta Beccalli, Presidente e AD (Amministratore Delegato) di GE International, così come ormai è praticamente assente da tutti i grandi settori industriali: avevamo l'alta tecnologia, la meccanica, la chimica, la farmaceutica e oggi non le abbiamo più, restano solo piccole sacche di forniture di elementi, che non riescono a innescare la vera innovazione. Lo stesso discorso vale per il nucleare". Per quanto riguarda la termovalorizzazione, in Italia, permane la contrarietà di movimenti ecologisti e dei Verdi. Nel contempo prospera lo smantellimento illegale di rifiuti tossici. Lo chiamano <<triangolo della morte>>. Nel territorio campano compreso fra Nola, Acerra e Marigliano, l'indice di mortalità per tumore al fegato ogni 100.000 abitanti sfiora il 36%, contro una media nazionale del 14. Migliaia di persone sono esposte a sostanze altamente tossiche da decenni. La criminalità organizzata ha fatto dello smantellimento illegale dei rifiuti un vero business, attraverso il controllo di 5.000 discariche illegali, dove le immondizie vengono regolarmente bruciate a cielo aperto. Tutto è contaminato: gli agenti inquinanti, come la diossina, sono ben al di sopra dei livelli consentiti nell'aria, nell'acqua e nei prodotti della terra. Ma Acerra scende in piazza e si ribella a un solo mostro: il termovalorizzatore. Per dare agli operai accesso al sito dove deve essere costruito, ci sono voluti 4 anni di battaglie e la mobilitazione di migliaia di poliziotti. E intanto la camorra fa i suoi affari. E questo riguarda anche il nuovo piano energetico che bisognerà vedere quale spazio darà al fotovoltaico solare, all'eolico, alle biomasse. Rimango invece scettico sui biocarburanti perchè vale a dare un idea dell'impatto ambientale questa equazione: 1 litro di etanolo=4.560 litri d'acqua utilizzata. Quindi conseguenze sulla fertilità del terreno, sullo spreco d'acqua e sul deforestamento, conseguenze tipiche che si vedono ad esempio in Brasile. Interessante invece la possibilità di utilizzare l'energia geotermica con sonde termiche che vengono collocate in profondità e possono riscaldare le abitazioni o in particolari zone d'Italia come a Bagnoli, Napoli, possono dare vita a centrali geotermiche come quelle realizzate in Toscana . Questo progetto permettera di creare teleriscaldamento nei quartieri di Napoli. La sperimentazione sara coadiuvata da esperti islandesi che da decenni utilizzano questa fonte energetica in zone vulcaniche. Senza dimenticare che se tutti adottassero una politica personale di <<risparmio energetico>> si avrebbero dei rilevanti cali dei consumi generali e qualche euro in più nelle proprie tasche !! Inoltre anche il nucleare ha dei problemi di esauribilità della materia prima l'uranio, ma ci sono altre strade da poter percorrere come la "fusione nucleare" dove abbiamo per fortuna anche l'Italia presente e attiva con due importanti Centri di Ricerca ( RFX Padova e Frascati ENEA vicino a Roma, che partecipano al Progetto europeo ITER, reattore a fusione nucleare che viene costruito in territorio francese e che dovrebbe cominciare le sperimenentazioni dal 2008.. Quindi quello che voglio ribadire è che l'Italia rischia di non sfruttare le potenzialità del nucleare ma nello stesso tempo non si impegna e non finanzia adeguatamente le energie alternative. Anche qui il rischio forte è di perdere la partita con altri Paesi che creano le condizioni per la ricerca migliorativa: rischiamo cioè come per altri settori industriali di diventare compratori di tecnologie non di esecutori e venditori. Quindi meno occupazione, meno industria. A voi la parola
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